13^ RAPPORTO DI ROUTINE > deviante
ciò che prendo di te non è TE ma il lieve sopore rinvenuto casto della tua individualità perduta e che mi riprendo > succo di nostalgie sintetiche e povertà di parole come se sudasse la merda che ingoi senza proferire alcun suono digeribile ..
fra le cosce ho ritrovato il chiarore della luna e sul rivolo rosso ho segnato spirali risognate e disegnate sul cielo come mercurio argenteo e soporifero > nominare il mondo quando è disperso alla deriva mi evoca devianze
eccomi a separare ossi e brani di carne letti ad alta voce per il recupero speranza spenta della univocità dell'ominide > a spalmarsi deciso sull'aurora e trovare una ricompensa alla mia ricerca .. e non per dio ma per la mia mente
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