domenica, aprile 22, 2007


27^ RAPPORTO DI ROUTINE > ansiarmonia

ho mutato il senso la caratterizzazione _ fino all'osso più interno nel torace _ per una nuova vertigine una nuova appartenenza una nuova accelerazione delle relazioni l'importanza di questi accorgimenti fra il sangue e gli umori _ è la presenza di una nuova continuità una nuova _ contraddizione armonica e dissonante insieme variamente sostenuta dal mio trapano e _ l'ascolto interpretato dall'ansia e dal declino del _ corpo consolidato potresti essere il migliore fra tutti i mortali _ e la costituzione della mia nuova rete è _ governare il presente a modo mio riluttante automatismo dentro il tuo sguardo e _ mi permetto di praticare l'orizzonte nuovo _ anche dentro il tuo occhio riconosco questa necessità e _ la sua espansione la sua efficacia la sua _ urgenza straordinaria


26^ RAPPORTO DI ROUTINE : riscoperte


hanno assunto proprio una originale configurazione _ quei corpi così _ mentre riguardo le foto dei miei crimini ecco ho stabilito soglie ho _ ripreso attitudini _ ho raccolto informazioni per _ precisare bene il presente quei corpi animati non è più possibile uno sguardo innocente _ dopo questo campo di sterminio essere riattivati non come elemento decorativo ma _ come dimensione periferica allaccio di coscienze _ governare il presente ma nei replay scorgo un bagliore che _ mi fa sentire la superficie il tocco il _ lento decomporsi dell'umana pietà _ in strutture ancora significative: non sono io l'Uomo non sono io che lacero non sono io che affermo il presente io brillo d'aurore

25^ RAPPORTO DI ROUTINE : la cifra della crisi


mette ostacoli la dimensione del mutamento _ ma allevia le bruciature il presente _ questo presente _ rumoreggia di false strutture questo corpo che si dilata _ mi impedisce di significarmi _ mi ricama epoche sulla pelle mi _ riporta all'essere la modalità di essere nel mondo _ fa emergere un coinvolgimento già configurato _ mi riavvolge dunque - l'automa! il dispositivo omologante come _ il desiderio di esser portato via da me _ e la finitezza della barbarie corpi in fila nei tavoli di dissezione _ i canali di raccolgimento dei liquidi _ i catini ricolmi non ho più caratterizzazione _ non ho costellazione di implosioni _ non ho sentimento più ho _ i miei strumenti le mie fiamme ossidriche i miei elettrodi i miei _ forcipi d'argento e _ il registratore i miei quaderni e le buste trasparenti con le prove l'unico percorso che mi permetta _ accoglienza il nostro odierno territorio _ squarci luminosi e _ la cifra della crisi

domenica, aprile 01, 2007

24^ rapporto di routine: ora una nuova piega

solo per universalità ho acclamato il silenzio _ ed ho avuto in ritorno il corpo costituito colpevole d'incompetenza! ho strappato gli occhi all'uomo credendo _ di poterlo salvare vi sono - sembra - corpi scelti _ ma la mia appartenenza scivola sulla superficie odorosa _ privato della nausea _ privato del dolore tormentato per sbarazzarmi di te _ ho riattivato fibre precise _ dentro il culmine del vuoto il punto in avanti trema _ il chiarore si sbarazza dell'ombra con uno schiocco i tuoi fluidi mi percorrono in lungo e in largo _ mi rinfacciano il fallimento _ riproponendomi sempre questo corpo uomo costituito! la creazione _ gli sviluppi _ la velocità non ho smesso di ripetermi quale delle lame potesse essere la più precisa _ ma il perpetuo e misterioso equilibrio del danno recato _ ha fondato la sintesi _ una procreazione del corpo costituito! contro di loro ho interpretato le ferite inferte sopra di loro ho letto pagine di né ragione né calcolo dentro di loro ho rimescolato i territori plastici della feccia immobile il significato di una prova generale _ quella del rendermi partecipe di un cambiamento essenziale del corpo _ ma la vertigine di una consacrazione mi potrebbe destinare alle pozze fetide dell'essere costituito io vibro come una corda di aurore _ sfreccio rappresentato dall'ascolto dell'ignoto _ contemplo l'essenziale nella collezione dei miei corpi ma compiutamente sento _ che necessita la mia impresa di un cambio di strategia: di una nuova piega